top of page
Storie dei e dai quartieri di Paliano.
La straordinaria avventura degli "Amici Di Sempre"

Una storia che prende le mosse dalla Piazzetta, tra il quartiere "Il Forte" e "Jo Colle". Un gruppo di amici, intento ad organizzare d'estate la "Festa della Madonna della Carmine", si ritrova ad ad imbracciare i primissimi strumenti elettroacustici giunti a Paliano. Nasce la grande avventura degli "Amici Di Sempre", la formazione musicale che dagli anni '70 in poi ha calcato i palchi di tutto il Lazio. Una storia fatta di amicizia e di voglia di stare assieme, con la musica leggera a fare da sottofondo. Da questo spirito nasce anche il nome della band: "Amici Di Sempre". La storia di Paliano non poteva prescindere da questa vicenda, iniziata in tempi moderni, attorno alla quale ha ruotato un intera cittadinanza, soprattutto durante le celebrazioni estive e ferragostane. Nel documentario proposto da "Racconti Palianesi", emerge un ritratto della Paliano festosa degli anni '70-'80, venato da una spensieratezza gioiosa, accompagnata dai primissimi filmati delle telecamere a colori.
Link video:

https://www.youtube.com/watch?v=33BBFepsxSE
Il crollo del Lanificio

Raffaele Sanelli racconta il crollo del lanificio avvenuto a Paliano nel 1956. Un fatto di storia che riempì le cronache locali e nazionali. Il tutto raccontato dal diretto interessato e sopravvissuto al fatto attraverso un' esposizione delicata e toccante. Raffaele Sanelli mette in luce l'umanità che si cela dietro il mondo del lavoro artigiano di metà '900. Dopo un'accurata ricostruzione, il protagonista, tratteggia un profilo nostalgico delle contrade, della società di quegli anni, approdando ad una fitta ricostruzione di vicende biografiche. In un caldo pomeriggio di agosto, nella contrada cappuccini, crollava il lanificio-granaio, provocando distruzione. Sanelli scampò miracolosamente al crollo. Dal racconto emergono voci e volti che hanno accompagnato la storia Palianese, tra cui la figura di Giustino Verna, proprietario del  lanificio e di "Filaréglio" e altre personalità  che a pieno titolo fanno parte della storia palianese.
Link video:
https://www.youtube.com/watch?v=riAiFPkM19k
Radio Paliano
 
All'inizio degli anni '80 Paliano era un centro di attrazione turistica e un laboratorio di grandi novità che spaziavano dalla musica alle arti. Tra le radio più grandi del Lazio spiccava "Radio Paliano", un emittente in grado di inviare il proprio segnale in quasi tutta la regione. Fautore di questa straordinaria esperienza fu una delle menti più raffinate della città: Umberto Spigoni. Intorno a lui e alla sua figura, nasceva un gruppo di collaboratori che da via La Cona trasmetteva in FM. Per un decennio "Radio Paliano" rappresentò uno dei maggiori network locali, "liberi", entrando nelle case dei palianesi. Tra i suoi meriti anche quello di aver trasmesso il primo consiglio comunale in diretta. Successivamente, negli anni '90, in seguito alla legge Mammì, si interruppe bruscamente l'esperienza delle radio libere locali in tutta Italia. Nonostante siano passati molti anni da allora, Radio Paliano viene ricordata con grande affetto dai palianesi.
Link video:
https://www.youtube.com/watch?v=sHxcKlM9o50
 
 
 
Antonio Suppi (l'uomo, il sindacalista, l'artigiano)
 
Una storia palianese della metà del '900. Il primo grande artigiano della città, tra i più conosciuti sindacalisti della provincia di Frosinone. Noto con il soprannome di "Jo Zoppitto", Antonio Suppi era un riferimento per tutti i palianesi. La sua bottega, sita nella parte alta di via Zancati, adiacente al quartiere di S. Anna, era un via vai continuo di persone che si rivolgevano a lui per portare a termine le pratiche pensionistiche o per svolgere lavori di calzatura e di pelletteria di cui Suppi era un maestro, o semplicemente per trovare nella sua bottega un punto di ritrovo. La parte alta del quartiere S. Anna sembrava il cuore di Paliano, molto differente da come siamo abituati a immaginarla oggi. "Jo Zoppitto" si faceva carico delle pratiche pensionistiche di quasi tutti i palianesi e dei cittadini dei paesi limitrofi. Era talmente conosciuto che, si narra, le persone si rivolgessero a lui prima che che al sindaco. Se qualche persona aveva delle pratiche di varia natura da svolgere si sentiva rispondere: "vai daglio Zoppitto". Antonio Suppi svolse anche incarichi politici, tentando il compromesso storico tra la DC e il PCI locali, senza riuscirvi. Al calar della notte, i palianesi intrattenutisi in via Zancati 128, andavano via. Rimaneva accesa soltanto la tenue luce della bottega ad illuminare il banco di lavoro del primo artigiano-sindacalista della nostra città. Nella sua postazione di lavoro ancora oggi si conservano i registri con i nomi di centinaia di palianesi a cui Suppi ha svolto la pratica di pensione.
Link video:
https://youtu.be/FuyZaM_cxtk
 
Paliano in poesia
 
La zona Cimate-S.Procolo da sempre è stata un luogo di ispirazione per la bellezza dei paesaggi. Da queste alture il poeta Pasquale Rea Martino ha decantato Paliano e il suo paesaggio. Un percorso nato tanti anni fa quando il poeta, di origini ciociare, è venuto ad abitare nelle nostre terre. Da qui è maturata la sua poesia “del territorio”. E sono stati tanti i temi affrontati. Uno su tutti è sintetizzato nella frase che lo stesso Martino ama ripetere: “la mano dell’uomo umile ha costruito Paliano”. Questo è il senso profondo dei suoi versi. Oltre ai paesaggi luminosi, alla natura rigogliosa e delicata, ecco farsi strada la voce degli umili, che dal fondo della storia ancora chiedono di parlarci. Il loro tenue sussurro giunge come un’eco profonda. Volti e voci di un tempo, come ombre antiche, ci ricordano che il loro impegno ha fatto grande la città. Nella poesia di Rea non ci sono i fasti del lusso, ma quegli uomini e quelle donne che con “mano paziente hanno costruito la città”. La loro purezza antica si fonde “con” e “in nome del popolo”. Ecco modellarsi la simmetria dei colli palianesi, le terre ben ordinate, la bellezza degli antichi fienili, gli spazi aperti e le campagne, avviluppati intorno al centro storico, la cui architettura ascendente rivela la sua natura tardo medievale. Una trama sottile e silenziosa ancora oggi visibile, in un’epoca in cui i processi di terziarizzazione e di omologazione sono più forti che mai. Molto significative le poesie di Pasquale Rea dedicate all’estetica del centro storico, allo “svettar maniero” del suo castello grifagno, ai vicoli, i borghi e “all’odor di vino” che in essi si respira, alla purezza antica di un popolo. Nella puntata c’è spazio per un’interessante riflessione sull’Unità d’Italia che, partendo da Paliano, finisce per toccare in forma ucronistica la spedizione dei Mille di Garibaldi. Non poteva mancare, in ultimo, una riflessione sulla Selva di Paliano, luogo ormai culto di tanti ricordi palianesi, immaginario ideale di un tempo rigoglioso e spensierato a cui il poeta dedica un verso finale, sigillo e augurio per nuovi fasti futuri.
Link video:
https://www.youtube.com/watch?v=bnktTJ926Vo
 
 
 
Gli HerniCantus
 
Una realtà artistica che prende le mosse da Paliano e che annualmente calca i palchi del Lazio e della penisola, esportando la musica tradizionale, la danza e il divertimento.Gli "HerniCantus" nascono come compagnia itinerante nell’estate del 2001 con il nome "Compari delle Cantine", in occasione dell’apertura delle cantine nel centro storico di Paliano (Fr) (da qui il nome), durante le festività in onore dell’Assunzione di Maria. Lo spettacolo comprendeva, nei primissimi anni, l’esecuzione di brani della tradizione ciociara e laziale, per poi passare ad un ampliamento del repertorio, includendo canti di origine campana, pugliese, siciliana.Durante il percorso collettivo dei componenti, le varie esperienze musicali vissute sia individualmente che come gruppo, hanno portato alla costituzione di una associazione in cui fosse possibile soddisfare i vari interessi culturali dei componenti, attraverso il volontariato, la ricerca nel campo delle tradizioni popolari, il teatro, la danza tradizionale insieme, ovviamente, alla musica.In occasione della pubblicazione della loro ultima fatica artistica, hanno deciso che fosse naturale differenziare la loro “sezione musicale”, dando luogo, sempre nell’ambito dell’associazione culturale “Compari delle Cantine”, al progetto HerniCantus, sottolineando già nel nome le origini, radicate su questi colli e su monti abitati, un tempo, dall’antico popolo degli Ernici.Gli Hernicantus hanno prodotto due album: "Musicae Hernicorum" e "Ammattenza de vuci" fortemente incentrati sulla riscoperta dei suoni e delle voci della tradizione popolare.
Link video:
https://www.youtube.com/watch?v=PUG3c76tgrk
 
 
 
Stella: il cane dei bambini.
 
Innanzitutto Stella ringrazia tutti coloro che si sono presi cura di lei: Giuliana Pantellini, Mariagrazia De Cola, Maria Grazia Pede e famiglia, Paola Imperoli, Giulia, la famiglia Pacitti (Mirra, Elettra), Silvano e Rita, Fabiana e tanti altri ancora...
Per tanti anni Stella ha accompagnato la vita della città: un animale docile, intelligente, dotato di una sensibilità quasi umana. Ha saputo interpretare al meglio le dinamiche di un’intera comunità. Onnipresente, animata da un sottile dono dell’ubiquità: potevi trovarla in centro storico nelle ore centrali, in chiesa durante le cerimonie, presso la ludoteca durante il primo pomeriggio o in tutte le adunate pubbliche. Soprattutto amava stare con la banda e con i bambini che accompagnava regolarmente a scuola ogni mattina. Ecco perchè sul suo collare c’era scritto: “Stella, il cane dei bambini”. E i bambini la ricambiavano con affetto. Soprattutto quando chiesero a gran voce di liberarla dal canile dove era stata rinchiusa, nei primi anni duemila.
Di ritorno dal canile Stella divenne cane di quartiere, fu adottata dal comune che ne divenne il proprietario. Da allora fu eletta anche “mascotte di Paliano” e la sua integrazione con la comunità divenne totale, la sua intelligenza di cane assunse dimensioni nuove.
Stella ha attraversato tutti i momenti della nostra città in questi ultimi quindici anni. Molti l’hanno accudita in prima persona (li abbiamo ricordati), altri per lei hanno speso una carezza. Poi nel tempo i primi acciacchi, in seguito la malattia e la solidarietà di quei palianesi che hanno fatto una colletta per curarla, ma invano. Stella ci ha lasciati nell’ottobre 2015, “lasciando un vuoto nel paese” come ricordano le nostre ospiti nel loro racconto palianese.

Link video:
https://www.youtube.com/watch?v=hl6_FoAi0e8
 
 
Franco "LLero" - Una vita per Paliano
 
Franco "LLero" è il protagonista del questo nuovo episodio di Racconti Palianesi, nel quale si racconta spassionatamente. Un uomo che ha saputo costruire da zero il proprio destino, provenendo da una realtà umilissima, di pastori.
Impegnato dapprima nell'imprenditoria, quale decano dei posatori di plastica a Paliano, attivo poi come presidente della Pro Loco per dieci anni, Franco si è dedicato apertamente a due cose: l'amicizia e Paliano. In questa lunga intervista si confessa, rivelandoci episodi di vita personale e della città. E ci racconta di una Paliano che ha attraversato mezzo secolo di storia, ricca di fermenti e di novità. Dalla sua voce emergono fatti sconosciuti e persone che hanno animato, nel bene e nel male, la vita del posto. Trovano spazio vicende che vanno dagli anni '30, fino ai giorni nostri, passando per la seconda guerra mondiale, con episodi antifascismo e di fascismo, accaduti proprio a Paliano.
Tra le tante iniziative, a Franco va riconosciuto il merito di aver riscoperto l'antica tradizione de' "I Misi", trasformata poi da lui stesso in rappresentazione pubblica, così come la conosciamo oggi. Vedremo rarissime immagini de' "I Misi" in azione, pubbliche e private e un vecchio carnevale palianese che allora era una vera e propria opera d’arte, impegnativa e fatta di maschere tradizionali, come non se ne vedono più.
Queste sono solo alcune della cose contenute nel video, ma ce ne sono molte altre. Il tutto è stato condito dalla simpatia di Franco Bruni "LLero", persona affabile e sorridente, dalle cui parole leggere esce un spaccato profondo di vita paesana che ci ha accompagnato per oltre mezzo secolo. Un autentico Racconto Palianese.

Link video:
https://www.youtube.com/watch?v=mZrqleE2BDU
 
 
Viaggio nella Corte Del Gusto
 
Lo Chef Enrico Chirico opera a Paliano da diverso tempo. In questo episodio di Racconti Palianesi ci offre alcune interessanti dimostrazioni di cucina, cimentandosi con i primi piatti, i secondi e il dolce. Ci spiega quali sono le tecniche di lavorazione che stanno alla base delle sue preparazioni tipiche. Emergono consigli utili per chi ama l’arte della cucina o per chi si adopera in essa, o semplicemente per chi vuole saperne di più su come ottenere certe cotture e certi gradienti di sapore.
All'interno dell' episodio, però, non vedremo soltanto la cucina "in azione", ma anche alcuni bei scorci di Palazzo Colonna, all'interno del quale si svolge l'esperienza della Corte Del Gusto, un luogo accogliente, gestito dallo staff di Chirico, dove l'arte del gusto si coniuga all'arte della decorazione fatta con la pasta sale.
Lo Chef, tra una preparazione a l'altra, ci parla anche delle sue esperienze lavorative in Italia, dei titoli che ha conseguito nel corso della sua carriera. Infine espone il suo punto di vista su Paliano e sulla realtà nostrana.
Vi auguriamo una buona visione all'insegna del gusto.

Link video:
https://www.youtube.com/watch?v=uz9Y-R2d0c8
 
 
Il Dott. Augusto Pede si racconta
 
Il Dott. Augusto Pede è stato un protagonista assoluto della vita civile degli ultimi cinquant'anni. Un uomo al servizio di tutti sotto il profilo umano e professionale. Tutto cominciò agli inizi degli anni cinquanta, quando il dottore si trasferì dalle nostre parti, prima come medico dei consultori delle città di Piglio, Acuto, Sgurgola, Alatri, Fiuggi, Paliano, poi come direttore sanitario del carcere locale e medico condotto. E proprio negli anni ’50 il nostro protagonista avviò anche la sua attività politica nelle file della DC, che in quegli anni a Paliano era un partito fortemente minoritario. Rifiutando alcune proposte dell’allora PCI locale, che lo voleva tra i suoi membri, Pede fu coerente con il suo ideale, preferendo svolgere per molto tempo il ruolo di oppositore in consiglio comunale, piuttosto che essere eletto nella maggioranza. Negli anni duemila, in seguito alla mutata situazione politica in Italia, gli fu affidato il primo incarico istituzionale di giunta, quello di vicesindaco nell’amministrazione Giordani. In questa lunga intervista, che non è possibile riassumere in poche righe, il dottore ripercorre in maniera commossa le tante istantanee della sua vita e fa un ritratto della Paliano di allora, della vita politica di quegli anni, degli amici, dei suoi avversari politici, di curiosi aneddoti popolari, concludendo con una panoramica della scena della politica recente e attuale. Un ricordo speciale, nella sua mente, è riservato agli amici più cari: Alari Euro, Maggi Federico, Loffredi Ermete. La sua narrazione si sviluppa sempre sotto il profilo del ricordo toccante e personale, in un racconto intenso, che si fa testimonianza vivida della storia del nostro costume. L’intervista è accompagnata, come sempre facciamo noi di Racconti Palianesi, da documenti inediti, perché, oltre a coinvolgere in maniera diretta le persone di Paliano nel nostro lavoro, per non essere autoreferenziali, proponiamo, quando è possibile, anche materiale inedito, al fine di evitare di produrre cose già viste. Per esempio durante la puntata vedremo alcune lettere scritte da Andreotti di suo pugno. Nella seconda parte di intervista, pur ricchissima di argomenti, invece il Dott. Pede si sofferma sul ruolo svolto dai partigiani a Paliano durante e dopo l’occupazione, lasciando spazio a profonde riflessioni in chiaroscuro. Si parlerà infine di tanti argomenti che, da sempre, sono al centro delle riflessioni dei cittadini. Vi invitiamo a seguire questo nuovo episodio di Racconti Palianesi con la dovuta calma per coglierne ogni dettaglio. Buona visione a tutti.

Link video:

https://www.youtube.com/watch?v=PnANHiULftI

 

 

 

 
Racconti Palianesi - Toponomastica di Pa
La Toponomastica di paliano
 
Con la sua pubblicazione, intitolata "Toponomastica di Paliano", Achille Pacciani ha introdotto questa disciplina all'interno del patrimonio culturale locale. Il libro si presenta sotto una veste grafica essenziale, ma dal taglio scientifico, nel senso che si avvale degli strumenti rigorosi della disciplina. La toponomastica infatti è una branca molto articolata, per cui nel suo percorso incontra altre facoltà dello scibile, come l'antropologia, la storia, la geografia, l'etnografia, la paleontologia, il folklore, il racconto popolare, solo per citarne alcune. Il fine della toponomastica è quello di spiegare in maniera oggettiva l’origine dei nomi di luogo. In questo episodio di Racconti Palianesi, Achille Pacciani, che è ospite in studio, ci propone una panoramica articolata del suo libro, affiancandolo a una elaborazione grafica da lui stesso realizzata e usata come base di partenza per la nostra conversazione. Ascolteremo le ragioni che si celano dietro al suono di molti nomi di luogo, attraverso una narrazione dettagliata, accompagnata da alcune significative panoramiche della nostra città e delle contrade limitrofi, come ad esempio “Mazza Sbirri”, dove ancora oggi si conservano i resti di un antico mulino del XIV secolo. Ci sarà spazio per gli aneddoti più curiosi che fanno parte della nostra tradizione popolare. Emergeranno le ragioni che giustificano il nome di un determinato luogo, piuttosto che altre. Ragioni, a volte, male interpretate, secondo un atteggiamento detto “paraetimologico”, ovvero la tendenza di uno studioso a spiegare il significato del nome di un luogo, non secondo criteri scientifici, ma attraverso una ricostruzione fantasiosa o tendenziosa. Tutto questo e altro troverete nella puntata che vi invitiamo a seguire con la consueta calma, perché i nostri videodocumentari non sono un prodotto giornalistico, ma hanno un taglio lento e articolato, con immagini, suoni, voce narrante, che aiutano a fissare meglio i concetti anche sotto una sfera emozionale. Sempre con la partecipazione dei cittadini interessati alla cultura.
Link video:
https://youtu.be/B_n4osHFYZk

 

 

 

 
La lunga storia del Paliano Calcio.jpg
La lunga storia del Paliano Calcio
 
A raccontarci la storia del Paliano calcio sarà Vincenzo Pacciani, che in questa lunga intervista ripercorre cinquant'anni della società sportiva. La vicenda comincia negli anni sessanta, periodo del boom dell'associazionismo in Italia, quando, anche a Paliano, un gruppo di amici, legati dalla passione per lo sport, decide di dare vita, tra grandi difficoltà, alla società sportiva che poi diventerà A. S. Paliano. L’ambiente in cui operano questa persone è quello del circolo Enal al tempo uno degli enti ricreativi più diffusi in Italia, anche nelle più remote località. Tra i fondatori del Paliano Calcio c'era lo stesso Vincenzo Pacciani, che da quel momento in poi ha accompagnato la società sportiva per cinquant’anni, dapprima come fondatore-giocatore e poi come dirigente. Una personalità che ha visto con i propri occhi tutti i cambiamenti che il Paliano ha subìto e che ha conosciuto di persona i protagonisti di questa lunga vicenda. E’ stato anche il maggior depositario di fotografie e di documenti riguardanti la squadra. Rivedremo i volti e nomi che hanno accompagnato lo sport palianese. Vincenzo Pacciani mette un particolare accento sulle vicende degli anni della fondazione, forse i più intensi, con i retroscena e le curiosità. Si ricordano i momenti felici, ma anche quelli difficili, in cui tutto sembrava precipitare. Un piccolo spazio sarà dedicato anche al periodo di precedente all'A.S. Paliano Calcio, cioè agli anni Trenta, quando un ufficiale dei granatieri, a quanto pare, diede vita a un piccolissimo nucleo di appassionati che si dilettava tra Piazza D’Armi e La Bufala. E poi si va verso gli anni Settanta, con le prime foto a colori del campo sportivo e dei giocatori; gli Ottanta, quelli del benessere materiale, fino ai Novanta e i Duemila, quando le macchine fotografiche digitali hanno restituito una nuova e diversa nitidezza alle immagini. In questa vicenda, che apparentemente sembra locale, si riflettono in realtà i grandi cambiamenti storico-culturali e sportivi che l’Italia ha attraversato nel tempo. La narrazione si ferma al 2014, anno in cui il nostro ospite ha smesso di seguire la squadra, il cui destino oggi continua sotto altre forme. Il documentario è corposo e dura un'ora e mezza, perché raccontare una vicenda di oltre cinquant’anni, con tanti fatti e aneddoti, non è cosa semplice. Chiudiamo col ringraziare tutti coloro che hanno apprezzato il nostro progetto popolare, quello di far ricostruire la storia della propria città direttamente ai cittadini, attraverso il documentario.

Link video:

https://www.youtube.com/watch?v=5nIBFE0VEh0

 

 

 

 

Copyright 2015

bottom of page